Ministero dell'Economia e delle Finanze

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martedì 29 maggio 2012

Hey, pss, siamo qui!



Hey, pss, siamo qui!

Egregio Presidente, stimati Ministri, siamo qui...ci vedete?
Guardate un po' più in basso...fuochino...eccoci, siamo qui!
Siamo noi, siamo gli operai, i lavoratori pubblici, i precari, i disoccupati, i pensionati, siamo noi, i  cittadini, la gente comune, quella che soffre.
Siamo quelli sotto i capannoni crollati, siamo quelli che si chiedono se la scuola dove vanno i figli è sicura, se il luogo di lavoro dove veniamo sfruttati ogni giorno non debba rubare anche la vita, siamo quelli che cercano di aiutarsi a vicenda aprendo le case, gli spazi comuni, le reti internet.
Siamo quelli che vengono da lontano, che parlano un'altra lingua, quelli che crepano sotto le macerie delle fabbriche crollate a causa dell'imperizia e dell'ingordigia dei padroni che hanno voluto risparmiare sulla sicurezza.
Siamo quelli che hanno paura della prossima scossa e quando non abbiamo paura del terremoto, abbiamo paura del lavoro che non c'è, dei tagli alle pensioni, ai salari, della prossima bolletta, delle liste d'attesa per un esame medico, di non poter far studiare i figli.
La "sicurezza", per noi, significa non aver paura di tutto questo: la "sicurezza", per noi, non si ottiene con gli F35 o comprando nuove bombe o facendo sfilare le truppe.
Fateci vedere che capite le nostre priorità, sforzatevi.
Cominciando da oggi: annullando la parata del 2 giugno e destinando quella gran quantità di soldi alle vittime del terremoto.
La Repubblica, la democrazia, il paese siamo noi.
E' l'unico modo giusto di festeggiare una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

"Celebreremo a fine settimana il 2 giugno perché la Repubblica, nell'anniversario della sua nascita, deve dare il segno della sua unità, della sua vitalità, della sua forza, della serenità e della fiducia con cui sta affrontando e affronterà le sfide che ha davanti a se, tra le quali ora anche la sfida della nuova emergenza insorta con il sisma che ha colpito l'Emilia e altri luoghi.
Dedicheremo le sobrie celebrazioni del 2 giugno al ricordo delle vittime del terremoto di questi giorni, al dolore delle famiglie, alla sofferenza delle popolazioni colpite".

Il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano.



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