Con il Consiglio dei Ministri n. 26 del 30 aprile 2012, tutti i cittadini,
attraverso il modulo "Esprimi la tua
opinione", hanno la possibilità di dare
suggerimenti, segnalare uno spreco, per aiutare i tecnici a completare il lavoro
di analisi e ricerca delle spese futili.
Insomma, questo governo dei
tecnici, oltre a chiamare altri tecnici come consulenti del governo dei
tecnici, si rivolge ai cittadini per aiutare i consulenti tecnici che a loro
volta sono stati chiamati ad aiutare il governo
tecnico!
Per questo, e con
molta umiltà, vogliamo dare il nostro contributo, invitando anche i lavoratori a
compilare il form predisposto dal governo (dei tecnici) e suggerendo, più che
uno spreco, uno schifo.
Infatti, il Consiglio
dei Ministri ha conferito a Giuliano Amato l’incarico di fornire analisi e
orientamenti sulla disciplina dei partiti, per l’attuazione dei principi di cui
all’articolo 49 della Costituzione, sul loro finanziamento nonché sulle forme
esistenti di finanziamento pubblico, in via diretta o indiretta, ai
sindacati.
Così, l’ex tesoriere del PSI di Craxi che nella notte tra il 9 e il 10 luglio 1992 attuò un prelievo improvviso del 6 per mille su tutti i conti correnti, senza alcun avviso (l’autorizzazione arrivò tramite un decreto legge di emergenza emanato addirittura il giorno dopo), si dovrà occupare dei finanziamenti ai partiti, di quel buco nero di denaro pubblico.
Proprio lui, quel Giuliano Amato che, con il suo governo tecnico, nei primi anni novanta promulgò una riforma delle pensioni tra le più pesanti della storia repubblicana.
Tagliò le pensioni di tutti gli italiani, perché "così non si può andare avanti", ripeteva all'infinito. E via alla riforma.
Non per tutti, però, perché lui, di certo, non ne fu colpito.
Così, l’ex tesoriere del PSI di Craxi che nella notte tra il 9 e il 10 luglio 1992 attuò un prelievo improvviso del 6 per mille su tutti i conti correnti, senza alcun avviso (l’autorizzazione arrivò tramite un decreto legge di emergenza emanato addirittura il giorno dopo), si dovrà occupare dei finanziamenti ai partiti, di quel buco nero di denaro pubblico.
Proprio lui, quel Giuliano Amato che, con il suo governo tecnico, nei primi anni novanta promulgò una riforma delle pensioni tra le più pesanti della storia repubblicana.
Tagliò le pensioni di tutti gli italiani, perché "così non si può andare avanti", ripeteva all'infinito. E via alla riforma.
Non per tutti, però, perché lui, di certo, non ne fu colpito.
Lui, si è riservato
una pensione d'oro.
Alla fine di ogni mese, infatti, incassa la bella cifra di 31.411 euro.
Alla fine di ogni mese, infatti, incassa la bella cifra di 31.411 euro.
Proprio così: 31.411
euro (22.048 euro dall’Inpdap e 9.363 euro dal Parlamento), esattamente 1.047
euro al giorno.
Infatti, Giuliano
Amato, dal 1° gennaio 1998, percepisce una pensione Inpdap da ex professore
universitario di 12.518 euro netti al mese, cioè 22.048 euro lordi, che
corrispondono esattamente a un totale annuo di 264.577 euro.
Però, non si
accontenta.
E, visto che i
sacrifici sono necessari, e si invitano i cittadini a segnalare le spese futili
e gli sprechi, ai 12.518 euro netti che gli entrano in tasca ogni mese aggiunge
la pensioncina da parlamentare (9.363 euro).
In totale, appunto, 31.411 euro lordi al mese.
In totale, appunto, 31.411 euro lordi al mese.
Una cifra che non gli
impedisce, comunque, di continuare a prendere altri incarichi: due pubblici
(presidente Treccani e presidente comitato dei garanti per il 150° dell'Unità
d'Italia) e uno privato (senior advisor della Deutsche Bank).
Ci dimenticavamo anche che è andato in pensione a 59 anni cumulando allegramente, alla faccia dei lavoratori.
Un privilegiato, quindi, un simbolo della casta, uno spreco e una inutile spesa umana al quale questo "governo dei tecnici" si affida per una consulenza; un idolo dei politici che dovrebbe mettere a dieta i compagni di merenda.
Noi intanto paghiamo ad Amato oltre 31mila euro al mese, e paghiamo anche i tecnici che gli hanno dato l'incarico.
Che felicità, che gioia…....
Ci dimenticavamo anche che è andato in pensione a 59 anni cumulando allegramente, alla faccia dei lavoratori.
Un privilegiato, quindi, un simbolo della casta, uno spreco e una inutile spesa umana al quale questo "governo dei tecnici" si affida per una consulenza; un idolo dei politici che dovrebbe mettere a dieta i compagni di merenda.
Noi intanto paghiamo ad Amato oltre 31mila euro al mese, e paghiamo anche i tecnici che gli hanno dato l'incarico.
Che felicità, che gioia…....
Lavoratori
Autorganizzati
Ministero
dell'Economia e delle Finanze
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