Hey, pss, siamo
qui!
Egregio Presidente,
stimati Ministri, siamo qui...ci vedete?
Guardate un po' più
in basso...fuochino...eccoci, siamo qui!
Siamo noi, siamo gli
operai, i lavoratori pubblici, i precari, i disoccupati, i pensionati, siamo
noi, i cittadini, la gente comune, quella che soffre.
Siamo quelli sotto i
capannoni crollati, siamo quelli che si chiedono se la scuola dove vanno i figli
è sicura, se il luogo di lavoro dove veniamo sfruttati ogni giorno non debba
rubare anche la vita, siamo quelli che cercano di aiutarsi a vicenda aprendo le
case, gli spazi comuni, le reti internet.
Siamo quelli che vengono da lontano, che
parlano un'altra lingua, quelli che crepano sotto le macerie delle fabbriche
crollate a causa dell'imperizia e dell'ingordigia dei padroni che hanno voluto
risparmiare sulla sicurezza.
Siamo quelli che
hanno paura della prossima scossa e quando non abbiamo paura del terremoto,
abbiamo paura del lavoro che non c'è, dei tagli alle pensioni, ai salari, della
prossima bolletta, delle liste d'attesa per un esame medico, di non poter far
studiare i figli.
La "sicurezza", per
noi, significa non aver paura di tutto questo: la "sicurezza", per noi, non si
ottiene con gli F35 o comprando nuove bombe o facendo sfilare le
truppe.
Fateci vedere che
capite le nostre priorità, sforzatevi.
Cominciando da oggi:
annullando la parata del 2 giugno e destinando quella gran quantità di
soldi alle vittime del terremoto.
La Repubblica, la
democrazia, il paese siamo noi.
E'
l'unico modo giusto di festeggiare una Repubblica democratica, fondata sul
lavoro.
"Celebreremo a fine settimana il 2 giugno
perché la Repubblica, nell'anniversario della sua nascita, deve dare il segno
della sua unità, della sua vitalità, della sua forza, della serenità e della
fiducia con cui sta affrontando e affronterà le sfide che ha davanti a se, tra
le quali ora anche la sfida della nuova emergenza insorta con il sisma che ha
colpito l'Emilia e altri luoghi.
Dedicheremo le sobrie celebrazioni del 2
giugno al ricordo delle vittime del terremoto di questi giorni, al dolore delle
famiglie, alla sofferenza delle popolazioni
colpite".
Il Capo dello Stato,
Giorgio Napolitano.
Lavoratori
Autorganizzati
Ministero
dell'Economia e delle Finanze