Quasi tutte le volte si è rilevato il ruolo della "fortuna" o "sfortuna", come fossero dee bendate, e si è sostenuto che si tratta solo di “coincidenze meramente casuali”.
A un'analisi più attenta dei fatti, invece, non è sempre così.
Infatti, solo la vigile osservazione, un'intelligenza non distratta e la capacità di leggere i collegamenti apparentemente invisibili fra gli eventi, può dirci qualcosa o comunicarci un'informazione più completa sulla realtà e, conseguentemente, sul significato vero degli avvenimenti.
Abbiamo parlato, appunto, di una pura e semplice coincidenza la relazione che unisce la nostra informativa del 15 settembre 2011 (Progressioni: la mancata certificazione) e la nota di chiarimenti (prot. n.128596) con la quale l’amministrazione ha trasmesso all’organo di controllo le proprie deduzioni sull’intesa del 26 luglio 2011; ma sostenere la “casualità” nella ripetizione di un’altra coincidenza, come quella che lega il nostro secondo comunicato (Progressioni: continua il silenzio) del 26 settembre 2011 con quello inviato in seguito da una organizzazione sindacale sempre nello stesso giorno (Servi del potere), ci pare veramente azzardato.
Quindi, gli eventi che talora accadono e che, all'apparenza, sembrano casualità, in realtà non lo sono perché si tratta di quello o di un qualcosa che "in quel particolare momento" si andava proprio cercando.
Ma, oltre a sfatare la teoria delle “coincidenze meramente casuali”, ci preme soffermarci anche sulla qualità dell’informazione trasmessa.
Il dualismo che è offerto ai lavoratori dalla lettura è semplice: i servi del potere sono gli organi di controllo mentre l’amministrazione, quella che sigla le intese e ratifica gli accordi nazionali con le organizzazioni sindacali, no.
Insomma si rappresenta ai lavoratori una versione distorta con la quale se i servi del potere sono gli organi di controllo, chi è il deus ex machina del SIVAP, con tanto di ripresina super 8 pubblicata in intranet, gli estensori degli accordi “fotocopia” sui fondi di sede che dequalifica e rende marginale sia la sfera delle relazioni sindacali che il ruolo delle RSU, i fautori dell’applicazione anticipata, grazie alla teoria dell’intertemporalità, delle norme brunettiane, chi ha svenduto le funzioni e le professionalità delle DTEF in nome dell’incentivazione del gioco d’azzardo, chi ha fatto carta straccia della trasparenza e della partecipazione attiva negando sistematicamente dati, atti, documenti, ebbene questi non sono servi del potere.
Quindi, si applica un concetto strettamente religioso, cioè quello che ammette solo due principi, l’uno essenzialmente cattivo, l’altro essenzialmente buono; allora esistono i padroni buoni e quelli cattivi; un capitalismo arrogante e uno democratico; una guerra cattiva e una umanitaria; le bombe che uccidono e quelle intelligenti che ammazzano solo i cattivi (salvo effetti collaterali, s’intende!).
In realtà il padrone è sempre il padrone, il capitalismo è il sistema che affama e sfrutta i lavoratori e non esistono guerre umanitarie né, tanto meno, bombe intelligenti, ma solo la guerra imperialista.
Occorre, quindi, fare molta attenzione perché il dualismo e la terminologia utilizzata a senso unico, arrecano solo un grave danno ai lavoratori poiché non li rende coscienti della loro subalternità alla classe dominante.
E’ vero, esistono i servi del potere ma, anche, i servi sciocchi del potere.
LAVORATORI AUTORGANIZZATI
Ministero dell’Economia e delle Finanze
si e credo che i sindacati tutti oramai pensano solo a spartirsi la "torta" ad arricchirsi di pacche sulle spalle e piccoli favoritismi vari ma in questa spartizione ( secondo loro leggittima) riescono a fare anche delle distinzioni, il buon padrone e il cattivo padrone....siamo alla frutta....
RispondiEliminal'arrivismo e l'individualismo di molti personaggi sta piano piano lacerando questo paese e a volte rende troppo ciechi davanti l'evidenza.
finalmente !!! un pò di realtà !! un pò di parole sane che dovrebbero scuoterci e farci comprendere bene chi sono coloro che dovrebbero stare accanto ai lavoratori e non accanto ai padroni!
RispondiEliminaalessandro