Grazie ai tanti lavoratori che ci seguono assiduamente, sono pervenute, dopo la
nostra denuncia di domenica
scorsa, numerose segnalazioni in merito alla scomparsa dei buoni pasto dal
MEF.
La
più attendibile è giunta in data odierna dall’Ufficio Relazioni Sindacali, che
vi riportiamo integralmente.
In
casi di questo genere, è nostra consuetudine valutare con la dovuta serietà il
contenuto del documento, anche perché bisogna registrare, purtroppo, la presenza
di numerosi "parassiti" che ne rivendicano sia l’autenticità che il
merito.
Una
cosa, comunque, è sicura: il merito di aver aperto una breccia nel muro del
silenzio che avvolge l’intera vicenda, è solo dei lavoratori del
MEF.
Ritenendo,
quindi, il documento autentico e attendibile, siamo abituati ad analizzarne il
significato, non fermandoci alla carta intestata; leggendo attentamente tra le
righe, infatti, ci accorgiamo che, sommando i 35 giorni del periodo legale con
gli eventuali contenziosi e la stipula del contratto di fornitura, oltre alla
tempistica necessaria per gli ordinativi dei ticket, la probabilità che la
scomparsa dei buoni pasto si prolunghi ancora per molti mesi è
fondata.
Insomma,
certamente un piccolo passo avanti è stato fatto, ma noi non
demordiamo.
Continueremo
a cercarli e a scoprire di chi è la responsabilità della loro scomparsa dalle
tasche dei lavoratori.
Solo
i pesci morti seguono la direzione della corrente.
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