Ministero dell'Economia e delle Finanze

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giovedì 14 luglio 2011

CASSA SOVVENZIONI: la vittoria di Pirro.

La telenovela degli avvisi bonari delle Agenzie delle Entrate (cartelle pazze) relative alla liquidazione della Cassa Sovvenzioni, è finita com’è terminata la vittoria del re Pirro dell'Epiro che sconfisse i Romani sostenendo perdite così alte da condannare il proprio esercito a perdere la guerra.
Sconfitti, quindi, sono ancora una volta i lavoratori che pagano il prezzo dell’inefficienza e dell’approssimazione dell’alta dirigenza.
Una storia grottesca che inizia con il primo comunicato dell’amministrazione, del 4 luglio 2011, con il quale, sostanzialmente, la parte pubblica prende le distanze dall’accaduto e dichiara di essersi attivata per chiarire quanto accaduto.
Nel frattempo, continuano a piovere gli avvisi bonari e i lavoratori, giustamente preoccupati, si trovano tra le mani le ingiunzioni di pagamento.
Dopo 48 ore, appare dal nulla, un secondo comunicato questa volta del comitato liquidatore della stessa Cassa Sovvenzioni: tutti in cassa a ritirare un attestato delle somme liquidate con il quale presentarsi agli sportelli territoriali delle Agenzie delle Entrate al fine di una rideterminazione corretta del conguaglio fiscale sulle tre liquidazioni effettuate dalla Cassa Sovvenzioni.
La ciliegina sulla torta è di ieri pomeriggio: un terzo comunicato, sempre del comitato liquidatore della Cassa Sovvenzioni con il quale si dichiara che gli avvisi bonari devono essere considerati superati, che non bisogna pagare nulla né, tantomeno, occorre presentarsi agli sportelli delle Agenzie delle Entrate poiché sarà la stessa Agenzia a rideterminare l’eventuale importo dovuto, previa nuova comunicazione agli iscritti.
I fessi che, nel frattempo, hanno preso un giorno di ferie, si sono sorbiti la fila allo sportello, hanno ottenuto il ricalcolo e si sono affrettati a pagare l’F24, possono, se lo ritengono, compiere una segnalazione all’Agenzie delle Entrate per il tramite della stessa Cassa Sovvenzioni.
Quindi, per ora non intasiamo gli sportelli delle Agenzie, ma prepariamo il portafoglio.
Intanto, le organizzazioni sindacali si accapigliano per rivendicarsi il merito……

Insomma, una Repubblica delle banane, dove non si trovano mai i colpevoli ma, a pagarne le conseguenze, sono sempre i poveri cristi.
Vorremmo, se fossimo un paese serio, un quarto comunicato dove, in chiare lettere, i lavoratori potessero comprendere lo sbaglio, chi è stato il responsabile del procedimento e il perché devono rispondere direttamente i soci dell’errore sulla tassazione applicata e non il sostituto d’imposta.
Chi ha sbagliato, quindi, l’Agenzie delle Entrate? La Cassa Sovvenzioni? La Milanese Sogei?

Sì, si potrebbe, se fossimo un paese serio.

LAVORATORI AUTORGANIZZATI
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