Nonostante solo pochi giorni fa la commissione Antimafia abbia denunciato il legame stretto tra gioco d'azzardo e criminalità organizzata, questa compagine governativa ha dato via libera allo stesso gioco d'azzardo online. Il gioco d'azzardo, ormai, colpisce un’intera fascia di popolazione e quello online incide maggiormente sulle fasce giovanili poiché maggiormente esposte al mezzo telematico, grazie alla sua facilità d'accesso.
Il gioco d'azzardo, è risaputo, comporta aspetti patologici, crea dipendenza ed è una vera e propria piaga sociale perché, di fatto, costituisce una tassa sui poveri che s’illudono di far quadrare i propri miseri bilanci.
Quindi, si favorisce la dipendenza, il legame con la criminalità, l’espansione del gioco illegale e l’usura.
Per soddisfare i mercati e la speculazione finanziaria, pertanto, non basta solo una manovra classista di oltre 80 miliardi di euro interamente sulle spalle dei ceti meno abbienti (pensioni bloccate e rimandate, tagli agli enti locali e all’assistenza, al welfare, alla sanità, alle detrazioni fiscali e, per noi lavoratori pubblici, tagli agli organici, mobilità obbligatoria e riduzione del salario dovuta al prolungamento del blocco degli stipendi e al diniego di aggancio alla dinamica del carovita), che premia ancora una volta le grandi rendite, i redditi più alti, l’evasione e l’elusione fiscale, i vitalizi parlamentari, ma s’introducono anche altre forme di “tassazione dipendente”.
In questa logica, la nostra amministrazione è parte attiva su entrambi i fronti: non soltanto per l’elaborazione delle disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria ma, anche, sull’implementazione della dipendenza al gioco avendo supinamente messo sull’altare sacrificale i servizi e le strutture periferiche del ministero.
Nessuna risposta, quindi, chiara e coraggiosa sul piano culturale, etico e educativo, ma solo strumento esecutivo delle decisioni politiche e legislative antipopolari.
LAVORATORI AUTORGANIZZATI
Ministero dell’Economia e delle Finanze
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