Ministero dell'Economia e delle Finanze

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martedì 26 luglio 2011

Scusateci.

E’ incredibile.
Le prime notizie che trapelavano del massacro dei giovani laburisti norvegesi e dell’attentato agli edifici governativi a Oslo, sono state tutte a senso unico.
E’ bastata una semplice rivendicazione di un gruppo sconosciuto islamico a scatenare intellettuali, sociologi, politici, tuttologi nostrani in analisi sulla guerra jihadista accesa contro la civiltà occidentale.
La guerra quedista, quindi, continua, sempre più feroce, il nemico è alle nostre porte, dietro l’angolo.
Ipotesi, commenti, elucubrazioni condite di se ma, nello stesso tempo, sicure, certe sulla matrice e su chi ha armato la mano terrorista.
I fatti, in realtà, ora sono a portata di tutti: l’autore della strage, la sua provenienza e la sua appartenenza, tutto il contrario di quanto in realtà si voleva far credere.
Com’è stato scritto in un interessante articolo apparso sulla carta stampata (uno dei pochi degno di attenzione), “se il giornalismo italiano avesse un minimo di serietà, dovrebbe chiedere scusa, con titoli cubitali, a tutti i musulmani italiani e del mondo per le pagine vergognose di odio scritte”.
Ma questo, è sicuro, non accadrà.
Allora lo facciamo noi, che non siamo giornalisti ma semplici lavoratori: scusateci di questa vergogna, dei pericolosi idioti nostrani (Borghezio: le idee di Breivik? Ottime e condivisibili).
Non sarà sempre così, è il nostro impegno quotidiano, la nostra speranza e il desiderio di avere un paese e un mondo diverso.

LAVORATORI AUTORGANIZZATI
Ministero dell’Economia e delle Finanze

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