Ministero dell'Economia e delle Finanze

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giovedì 12 luglio 2012

Gli aiuti della BCE.




In Spagna arrivano 30 miliardi di euro di "aiuti" europei ma, contrariamente a quanto è lasciato intendere nell'immaginario collettivo, non sono destinati agli spagnoli, ma alle banche che ne hanno estrema necessità per calmierare temporaneamente la propria fame bulimica.
I cittadini spagnoli, in compenso, stanno intascando anche loro i propri miliardi ma, purtroppo, non si tratta di euro bensì di bastonate, sia in senso metaforico sia in quello letterale del termine.
Il senso metaforico, ma anche drammaticamente concreto, trova fondamento nella nuova manovra lacrime e sangue da 65 miliardi di euro, varata dal governo per compiacere la BCE e le banche: la manovra imposta dalla BCE, infatti, prevede una lunga serie di "doni" per il popolo spagnolo, tra cui il taglio delle tredicesime e delle ferie per i dipendenti pubblici, l'aumento di 3 punti percentuali dell'IVA.
Gli stessi doni che hanno regalato anche qui in Italia, con le manovre di fine anno, con l’attacco al sistema previdenziale pubblico e al mondo del lavoro, con la riduzione degli ammortizzatori sociali e, infine, con la spending review che licenzia i dipendenti statali, riduce lo stato sociale e privatizza beni e servizi comuni.
Ancora prima, i doni sono giunti anche al popolo greco.
Il senso letterale del termine, invece, lo troviamo nei pestaggi selvaggi dispensati dalla polizia nei confronti dei minatori spagnoli che protestano per i difendere i propri sacrosanti diritti.
Le cariche, i pestaggi selvaggi e gli assalti, durante i quali la polizia non ha lesinato il regalino nell'uso dei proiettili di gomma provocando il ferimento di decine di manifestanti, persino di bambini, hanno seguito un copione che conosciamo bene, basato sul soffocare qualsiasi accenno di protesta.
Smantellamento della sovranità popolare, sudditanza al sistema bancario, eliminazione del welfare e dei servizi al cittadino, allargamento della fascia di disoccupazione in modo da contribuire ad aumentare il dumping sociale, eutanasia dei diritti e repressione feroce di ogni protesta che possa intralciare il cammino intrapreso, sono i doni che tutti gli strati popolari del vecchio continente ricevono dall’Europa delle banche e dei pescecani della finanza.
Quindi, nessuna invidia o gelosia, perché i doni della BCE sono uguali per tutti.

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