L’esecutivo guidato da Mario Monti ha preso la forma prevista del governo delle banche.
Un governo imperniato sulla massima concentrazione dei poteri nelle mani di Banca Intesa, prima banca italiana per profitti; persino formalmente è un governo di banchieri al servizio delle banche con il suo management e con tecnici confindustriali, ammiragli, fiduciari del Vaticano che completano la sua foto di gruppo.
Sembra una barzelletta, ma il Super Ministro più importante è un banchiere, proprio chi è tra le cause principali della crisi economica. L’operazione Alitalia nel 2008 ha succhiato oltre 4 miliardi di euro di denaro pubblico e la delega ai trasporti conferita dovrebbe contrastare “leggermente” con la veste, nello stesso momento, di socio e creditore non solo della stessa Alitalia ma, anche, della Ntv, cioè dei supertreni di Montezemolo e Della Valle.
Ma non solo: il Ministro della Giustizia designato non ama le intercettazioni e ha difeso tutti, ma proprio tutti come l‘Eni, l’Enel, la Telecom, la Total, la Rai, Caltagirone, Geronzi, Gifuni, Prodi, Rutelli, Consolo, Formigoni, Cesa e, soprattutto, ha curato la difesa del legale della Fininvest accusato di corruzione in atti giudiziari nel processo Imi-Sir, poi fuso con il Lodo Mondadori.
Il Ministro del Turismo e dello Soprt è nel Cda della Sesto immobiliare Spa che ha in gestione la riconversione delle aree ex acciaierie Falk di Sesto S. Giovanni, da alcuni mesi al centro dell'inchiesta delle "tangenti rosse" di Filippo Penati.
Non mancano neppure nomi provenienti dalla baronia universitaria, docenti della Bocconi, della Cattolica e della Luiss, i tre maggiori atenei privati italiani, in sfregio all'università pubblica le cui drammatiche condizioni sono sotto gli occhi di tutti.
Il governo Monti, quindi, è semplicemente la sintesi di tutti i poteri forti con un mandato preciso, cioè riuscire a rapinare le classi subalterne, con la copertura dell'unità nazionale e dell’appoggio dei sindacati confederali, per garantire gli interessi della finanza mondiale.
Aggrediranno la Costituzione, i diritti, il lavoro, i beni comuni, tutto; insomma, la finanza ha smesso di lavorare dietro le quinte e ha preso direttamente le redini del governo.
E mentre il Governo Monti s’insediava, ieri il mondo del lavoro ha vissuto l’ennesima tragedia, davanti alla quale non si può e non si deve rimanere indifferenti: ben 5 assassinati in un solo giorno dal padronato e dal sistema di sfruttamento capitalista.
“I governi cosiddetti tecnici, sono i peggiori governi politici che si possano immaginare.
Il loro scopo è quello di fare il contrario di ciò che la sovranità popolare ha indicato, sono antipopolari e reazionari”.
Palmiro Togliatti, discorso alla Camera dei Deputati - 1963.
LAVORATORI AUTORGANIZZATI
Ministero dell’Economia e delle Finanze
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