Il 30 novembre 2011, alle ore 16, i rappresentanti nazionali delle organizzazioni sindacali sono stati convocati dall'amministrazione per la consultazione concernente la riduzione delle dotazioni organiche del personale delle aree professionali in attuazione a quanto previsto dall'art. 1, comma 3, lett. b) del D.L. 138/2011 convertito con modificazioni dalla Legge 148/2011.
La previsione normativa in questione prevede un'ulteriore riduzione delle dotazioni organiche del personale non dirigenziale, non inferiore del 10% della spesa complessiva, da effettuare entro il 31 marzo 2012; a differenza delle precedenti riduzioni applicate, quest'ultimo dettato normativo ha eliminato alcuni elementi di flessibilità disponendo rigidi vincoli da seguire quali la riduzione del 10% del valore complessivo, la rimozione delle situazioni di sovrannumerosità e l'esenzione dal taglio delle dotazioni delle Commissioni Tributarie.
In conclusione, l'amministrazione ha individuato in 43.781.647 euro il valore della riduzione da apportare e ha predisposto una nuova dotazione organica di 12.645 dipendenti (il DPCM 30 giugno 2011 ha rideterminato la dotazione organica del personale delle aree professionali in 13.542) a fronte di 11.443 presenti in servizio (al 17 settembre 2011), con uno scostamento pari a 1.202 unità.
Lo schema inviato dall'amministrazione, dal quale si possono analizzare anche le riduzioni apportate specificatamente per area di appartenenza, può essere facilmente consultabile sul nostro sito web www.lavoratoriautorganizzatimef.blogspot.com, oppure cliccando direttamente questo link.
E' chiaro che ci troviamo di fronte ad un incontro puramente formale, considerato inevitabile dalla parte pubblica ma che rappresenta, in realtà, l’ennesimo tassello di un progetto generale di smantellamento e di attacco al lavoro pubblico.
Le ultime manovre "anticrisi" adottate dal governo dimissionario, e quelle in procinto di essere varate dal governo "Goldman Sachs" in carica, riguardano essenzialmente una nuova stretta sul pubblico impiego, a partire dall’obiettivo di ridurre il numero dei dipendenti pubblici ricorrendo alla messa in mobilità.
In base al maxiemendamento del Governo al DDL di stabilità, infatti, le pubbliche amministrazioni che hanno situazioni di soprannumero o rilevino comunque eccedenze di personale dopo aver informato le organizzazioni sindacali e trascorsi dieci giorni, potranno ricollocare il personale "anche mediante il ricorso a forme flessibili di gestione del tempo di lavoro o a contratti di solidarietà".
Sarà possibile anche il passaggio diretto del personale in eccedenza ad altre amministrazioni al di fuori del territorio regionale.
Trascorsi 90 giorni, la pubblica amministrazione colloca in disponibilità (Cassa Integrazione Guadagni) il personale in eccedenza. "Dalla data di collocamento in disponibilità restano sospese tutte le obbligazioni inerenti al rapporto di lavoro ed il lavoratore ha diritto ad una indennità pari all'80% dello stipendio e dell'indennita' integrativa speciale, con esclusione di qualsiasi altro emolumento retributivo comunque denominato, per la durata massima di 24 mesi".
Il progetto, infine, di superamento delle dotazioni organiche, cioè la loro cancellazione e di ogni relativo elemento oggettivo di valutazione delle funzioni e dei carichi di lavoro e, quindi, del personale necessario, ha un duplice scopo: ridurre drasticamente i lavoratori pubblici e cancellare i servizi erogati in quanto la conseguenza diretta tra le dotazioni organiche e i servizi resi è indissolubile.
L’insieme di queste misure portano ad una sola conclusione: futuri licenziamenti nel pubblico impiego e azzeramento dello stato sociale.
La previsione normativa in questione prevede un'ulteriore riduzione delle dotazioni organiche del personale non dirigenziale, non inferiore del 10% della spesa complessiva, da effettuare entro il 31 marzo 2012; a differenza delle precedenti riduzioni applicate, quest'ultimo dettato normativo ha eliminato alcuni elementi di flessibilità disponendo rigidi vincoli da seguire quali la riduzione del 10% del valore complessivo, la rimozione delle situazioni di sovrannumerosità e l'esenzione dal taglio delle dotazioni delle Commissioni Tributarie.
In conclusione, l'amministrazione ha individuato in 43.781.647 euro il valore della riduzione da apportare e ha predisposto una nuova dotazione organica di 12.645 dipendenti (il DPCM 30 giugno 2011 ha rideterminato la dotazione organica del personale delle aree professionali in 13.542) a fronte di 11.443 presenti in servizio (al 17 settembre 2011), con uno scostamento pari a 1.202 unità.
Lo schema inviato dall'amministrazione, dal quale si possono analizzare anche le riduzioni apportate specificatamente per area di appartenenza, può essere facilmente consultabile sul nostro sito web www.lavoratoriautorganizzatimef.blogspot.com, oppure cliccando direttamente questo link.
E' chiaro che ci troviamo di fronte ad un incontro puramente formale, considerato inevitabile dalla parte pubblica ma che rappresenta, in realtà, l’ennesimo tassello di un progetto generale di smantellamento e di attacco al lavoro pubblico.
Le ultime manovre "anticrisi" adottate dal governo dimissionario, e quelle in procinto di essere varate dal governo "Goldman Sachs" in carica, riguardano essenzialmente una nuova stretta sul pubblico impiego, a partire dall’obiettivo di ridurre il numero dei dipendenti pubblici ricorrendo alla messa in mobilità.
In base al maxiemendamento del Governo al DDL di stabilità, infatti, le pubbliche amministrazioni che hanno situazioni di soprannumero o rilevino comunque eccedenze di personale dopo aver informato le organizzazioni sindacali e trascorsi dieci giorni, potranno ricollocare il personale "anche mediante il ricorso a forme flessibili di gestione del tempo di lavoro o a contratti di solidarietà".
Sarà possibile anche il passaggio diretto del personale in eccedenza ad altre amministrazioni al di fuori del territorio regionale.
Trascorsi 90 giorni, la pubblica amministrazione colloca in disponibilità (Cassa Integrazione Guadagni) il personale in eccedenza. "Dalla data di collocamento in disponibilità restano sospese tutte le obbligazioni inerenti al rapporto di lavoro ed il lavoratore ha diritto ad una indennità pari all'80% dello stipendio e dell'indennita' integrativa speciale, con esclusione di qualsiasi altro emolumento retributivo comunque denominato, per la durata massima di 24 mesi".
Il progetto, infine, di superamento delle dotazioni organiche, cioè la loro cancellazione e di ogni relativo elemento oggettivo di valutazione delle funzioni e dei carichi di lavoro e, quindi, del personale necessario, ha un duplice scopo: ridurre drasticamente i lavoratori pubblici e cancellare i servizi erogati in quanto la conseguenza diretta tra le dotazioni organiche e i servizi resi è indissolubile.
L’insieme di queste misure portano ad una sola conclusione: futuri licenziamenti nel pubblico impiego e azzeramento dello stato sociale.
LAVORATORI AUTORGANIZZATI
Ministero dell’Economia e delle Finanze