Con il Decreto del Presidente della Repubblica n. 122 del 4 settembre 2013,
pubblicato in Gazzetta
Ufficiale n. 251 del 25.10.2013, il Governo “Alfetta” ha emanato il
Regolamento in materia di proroga del blocco della contrattazione e degli
automatismi stipendiali per i pubblici dipendenti.
Quindi,
viene nuovamente bloccato il CCNL per tutti i dipendenti pubblici anche per il
2013 e 2014, prolungando la dieta forzata dei lavoratori iniziata nel lontano
2010 (D.L. 78).
Il
governo dalle larghe intese, pertanto, si ritrova in perfetta sintonia con i
suoi predecessori che individuano nei lavoratori della pubblica amministrazione
coloro che devono, più di tutti gli altri, sostenere gli effetti disastrosi
della crisi economica prodotta dagli speculatori
finanziari.
Ma
questo regolamento, oltre a continuare l’opera di congelamento dei salari dei
lavoratori pubblici, congela anche progressioni di carriera, passaggi tra le
aree e scatti di anzianità che avranno solo effetti
giuridici.
Ma
non contenti, nel freezer inseriscono anche l’indennità di vacanza contrattuale
(IVC) dal momento che si bloccano gli incrementi che matureranno nel 2013 e
2014, congelando gli importi a quelli attualmente
percepiti.
Se
ne riparlerà, quindi, nel 2015.
Dimenticavamo:
le economie derivanti dai processi di “razionalizzazione”, i tagli al personale
per intenderci, che finora venivano restituite alla contrattazione, verranno
incamerate dalla fiscalità generale.
Ma
i padroni, sanno essere anche generosi.
Infatti,
hanno previsto che il CCNL potrà avviarsi solo sul piano normativo avendo a
riferimento, dal punto di vista economico, la massa salariale esistente; quindi,
qualunque intervento di natura normativa sarà sostenuta con le risorse
economiche esistenti generando un ulteriore spostamento di salario o
l’eliminazione di voci retributive.
La
lotta di classe esiste, quindi, ma la stanno vincendo loro.
Nessun commento:
Posta un commento