Con la nota n. 66192 del 21 aprile 2011 (http://www.fileden.com/files/2011/9/14/3195646//convocazioneSIVAP.pdf), l’amministrazione ha convocato alle ore 15.30 del 27 aprile 2011, i rappresentanti nazionali delle organizzazioni sindacali sul Sistema di Misurazione e Valutazione della Perfomance (SIVAP), di cui abbiamo diffuso notizia ai lavoratori proprio nelle prime ore del 21 aprile 2011 con l’informativa SIVAP: il silenzio assoluto (qui sotto riportata).
E’ del tutto evidente, quindi, che non si tratta di una pura coincidenza, ma di una verità nascosta denunciata grazie ai “Lavoratori Autorganizzati MEF”.
Questo semplice fatto conferma, una volta di più, la necessità e l’importanza che le lavoratrici e i lavoratori si diano forme di autorganizzazione nella consapevolezza che non si può affidare a nessuno la rappresentanza dei propri bisogni.
L’'unità dal basso dei lavoratori e l’autorganizzazione, allora, come metodi qualificanti per riconquistare i propri diritti negati, i propri desideri.
SIVAP
(Sistema di Misurazione e Valutazione della Perfomance)
Nel silenzio più assoluto (anche quello delle organizzazioni sindacali, nessuna esclusa), il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Generale del Personale e dei Servizi ha trasmesso ai vertici dell’amministrazione del Tesoro, della Ragioneria Generale dello Stato, delle Finanze e della SSEF, la nota n. 59436 dell’11 aprile 2011 (ufficio VII della DCPP), con la quale ha inoltrato, a sua volta, la nota n.104/B11 del 25 marzo 2011 dell’OIV (Organismo Indipendente di Valutazione della Perfomance del MEF) concernente il Sistema di Misurazione e Valutazione della Perfomance, adottato con decreto del Ministro e debitamente registrato alla Corte dei Conti il 17 gennaio 2011 – Reg. 001, Foglio 220.
Il decreto, dopo aver esplorato le metodologie già applicate in ambito MEF quali il SIVADA (Valutazione della Perfomance Individuale dei Dirigenti Apicali) e SIVAD (Valutazione della Perfomance Individuale dei Dirigenti non Apicali), illustra il “famoso” SIVAP (Valutazione della Perfomance del Personale delle Aree) definendone la metodologia da applicare mediante il Manuale Operativo e il Dizionario delle Competenze.
Il modello di valutazione delle prestazioni del personale delle aree, è stato disegnato su un arco temporale annuale ed è comprensivo di un sistema misto comprendente i RISULTATI DELLA STRUTTURA (40%) e il CONTRIBUTO INDIVIDUALE (60%).
Questi due elementi generano la prestazione resa dal singolo “Valutato”, ossia del lavoratore, quindi l’erogazione del salario accessorio.
Nello specifico, i RISULTATI DELLA STRUTTURA sono strettamente legati al SIVAD e al SIVADA mentre, il CONTRIBUTO INDIVIDUALE, è lo screening al quale il lavoratore dovrà essere sottoposto: la prestazione rispetto alle attese quantitative, qualitative e temporali (peso pari al 40%); le competenze dimostrate (peso pari al 40%); l’assiduità nell’attività lavorativa in ufficio mediante la “conta” dei giorni di effettiva presenza (peso pari al 20%).
La valutazione complessiva è la somma dei due punteggi secondo la relativa pesatura percentuale.
Riepilogando, gli attori di questo Porcellum-bis sono: il Valutatore (il Dirigente), il Valutato (il Lavoratore) e il Comitato di Valutazione con poteri non vincolanti (i rappresentanti dei 4 Dipartimenti, presieduto da un DG del DAGPS).
Tralasciamo, per brevità, tutta l’architettura riguardante la farsa delle procedure di garanzia predisposte; aggiungiamo semplicemente che il lavoratore si troverà da solo in una condizione penalizzante e di evidente sottomissione.
Il SIVAP sarà applicato a tutto il personale delle aree in via sperimentale dal 1° luglio 2011 e, in via definitiva, dal 1° gennaio 2012.
Quindi, tra poco i lavoratori del MEF saranno asserviti alla tagliola predisposta del D.Lgs 150 che individua nella “competizione” e nella “lotta fratricida” tra colleghi l’incentivazione dell’efficienza e della produttività dell’amministrazione.
I benefici economici e di carriera, ai meritevoli e ai più capaci!
D’altra parte, basta aver letto, già nella bozza di novembre dello scorso anno e riconfermato con il decreto attuale, quale realtà sfocata abbia l'OIV degli ambiti e delle funzioni specifiche del MEF, allorché fotografa processi lavorativi che non generano un prodotto facilmente misurabile dal punto di vista quantitativo ma, soprattutto, qualitativo.
Insomma, la maggior parte dei processi lavorativi con cui si realizzano le funzioni istituzionali del MEF, secondo l’OIV, non genera al termine del procedimento un prodotto finale misurabile dal punto di vista quantitativo, ma piuttosto riguarda un’attività principalmente intellettuale e di studio, per il quale è possibile applicare un tipo di misurazione che dia rilevanza all’aspetto qualitativo.
I processi lavorativi quantitativamente rilevabili sono molto limitati e in buona parte svolti presso le strutture periferiche (infatti le hanno eliminate!).
Lo sanno bene i lavoratori che ogni giorno fanno i conti con l’incapacità, l’incompetenza e le insormontabili difficoltà, a fronte di salari da fame, scippo delle liquidazioni e delle pensioni, blocco dei contratti e di carriera.
Il tutto, ovviamente, nel silenzio più assoluto.
BUONA FESTA DI LIBERAZIONE A TUTTE/I
LAVORATORI AUTORGANIZZATI
Ministero dell’Economia e delle Finanze
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